Occasione perduta

Il foglio comincia a fissarmi storto. Ha l’espressione tipo che cavolo c’hai da guardare da un’ora! E non posso mica dargli torto.
Del resto è sempre così. Quando uno sa di avere finalmente un giorno intero tutto per sé, con un mucchio di tempo per scrivere, scrivere e scrivere, mai che gli venisse in mente una sola idea che fosse una. E se ne rimane lì, con quella smorfietta un po’ sognante un po’ fraunpomaddormento a puntare imperterrito la pagina bianca. E poi è normale che dopo un po’ quella s’incavola. Così, per difesa, comincia a lanciare quelle stelline di luce fino a quando gli occhi non bruciano così tanto che a un certo punto non ce la si fa più a trattenere le lacrime. Perciò ci si allontana piangendo. Per la sconfitta e per l’impotenza. Per l’occasione perduta. Perché quello che uno avrebbe dovuto scrivere non potrà leggerlo mai, perso per sempre come un ricordo dimenticato.

Lascia un commento