Occasione perduta

Il foglio comincia a fissarmi storto. Ha l’espressione tipo che cavolo c’hai da guardare da un’ora! E non posso mica dargli torto.

Del resto è sempre così. Quando uno sa di avere finalmente un giorno intero tutto per sé, con un mucchio di tempo per scrivere, scrivere e scrivere, mai che gli venisse in mente una sola idea che fosse una. E se ne rimane lì, con quella smorfietta un po’ sognante un po’ fraunpomaddormento a puntare imperterrito la pagina bianca. E poi è normale che dopo un po’ quella s’incavola. Così, per difesa, comincia a lanciare quelle stelline di luce fino a quando gli occhi non bruciano così tanto che a un certo punto non ce la si fa più a trattenere le lacrime. Perciò ci si allontana piangendo. Per la sconfitta e per l’impotenza. Per l’occasione perduta. Perché quello che uno avrebbe dovuto scrivere non potrà leggerlo mai, perso per sempre come un ricordo dimenticato.

Di ritorno

Di ritorno. Dopo tanto. Se mi va, poi vi racconto.

Niente di che, comunque. Se non fosse per il fatto che mi accorgo solo adesso che la testa è un po’ diversa.

Il baccano la sovrasta al punto che ho paura si sia persa.

Lo capirò solo col tempo, il quale, anche se è vero che sono di ritorno, da ora in avanti non sarà più lo stesso.

Ma chi lo sa, magari così è pure meglio.

Per cui, sappiate, io sono qui.

Carne e pensieri, ossa e parole.

E tornerò. Tornerò. Assolutamente sì!

Tre buoni propositi per la giornata

1. Capire come funziona wordpress.

2. Capire cosa c’è di sbagliato in me che non capisco come funziona wordpress.

3. Fare finta di capire come funziona wordpress, se fallisco nei primi due punti.